“Per contrastare lo spreco di cibo, formazione e divulgazione sono cruciali, soprattutto se coinvolgono le nuove generazioni. Per questo, Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio), lanceremo un bando per il conferimento di 3 borse di studio rivolte a istituti agrari, alberghieri e licei, che abbiano deciso di impegnarsi in progetti di educazione alimentare”.
Lo ha annunciato Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) intervenuto questa mattina alla giornata di studi “Il cibo prodotto, apprezzato, consumato, condiviso e che si butta via”, promossa dall’associazione culturale per l’informazione ambientale Greenaccord Onlus in corso a Roma nell’Aula Magna Augustinianum. “Pochi sanno che dal 14 settembre scorso, in Italia, c’è una legge nazionale che per la prima volta affronta il tema dello spreco di alimenti con una serie di misure che semplificano le forme di incentivo dell recupero dei cibi. Noi faremo la nostra parte, nel sistema regionale, attraverso un tavolo di concertazione. Abbiamo anche individuato delle aree dove poter far confluire i cibi donati”.
Pochi sanno che dal 14 settembre c’è una legge italiana che per la prima volta tratta il tema dello spreco di alimenti con una serie di misure che semplificano attraverso incentivi il recupero dei cibi”. A spiegarlo è Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) intervenuto questa mattina alla giornata di studi, “Il cibo prodotto, apprezzato, consumato, condiviso e che si butta via”, promossa dall’associazione culturale per l’informazione ambientale Greenaccord Onlus in collaborazione con Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) in corso a Roma nell’Aula Magna Augustinianum.
“Come Arsial – ha aggiunto Rosati – noi ci candidiamo nel sistema regionale a lanciare un tavolo di concertazione sul tema dello spreco di alimenti. Abbiamo anche individuato delle aree dove poter far confluire i cibi donati e abbiamo lanciato una grande campagna di sensibilizzazione su questa iniziativa anche attraverso delle borse di studio destinate agli studenti di istituti agrari, alberghieri e licei per l’educazione alimentare”.