La conferenza organizzata in collaborazione con la Provincia di Roma si è conclusa con un dibattito tra economisti, esponenti della società civile e del mondo produttivo sulle varie posizioni in campo rispetto ai quesiti referendari sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali.
Roma, 24 febbraio 2011 – Una conferenza totalmente dedicata al tema dell’acqua non poteva non includere un confronto sulle diverse posizioni rispetto ai quesiti referendari sui quali i cittadini italiani dovranno votare nella prossima primavera. Da qui la scelta dell’associazione Greenaccord di offrire l’occasione, attraverso una tavola rotonda che ha visto coinvolti economisti, esponenti del Terzo settore e del mondo produttivo, di conoscere i diversi punti di vista in campo.
A confrontarsi sul palco, Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile ed ex ministro dell’Ambiente nel primo governo Prodi; Bernardo Pizzetti, ex presidente dell’Agenzia di controllo dei servizi pubblici del Comune di Roma; Stefano Masini, responsabile Ambiente e Consumi di Coldiretti; Massimo De Maio, presidente di Fare Verde; Paolo Carsetti, segretario del Forum Italiano dei movimenti per l’Acqua; Giuseppe Scaramuzza, vicepresidente di Cittadinanzattiva.
“Il grande limite della legge 133/2008, cosiddetta legge Ronchi, è di prevedere a tappe forzate l’obbligatorietà della cessione delle quote di maggioranza delle aziende ai privati. Con un duplice rischio: da una parte far crollare il valore di mercato delle imprese, dall’altro quello di ledere l’autonomia dei consigli comunali di programmare i modelli più opportuni in funzione del proprio territorio. Per questo, mi auguro che al prossimo referendum sulla legge Ronchi prevalgano i sì, in modo da bloccare il processo di privatizzazione”. E’ l’opinione espressa, nelle conclusioni della conferenza, dall’assessore alle Politiche finanziarie e di Bilancio della Provincia di Roma, Antonio Rosati, che ha ribadito l’esigenza di “non considerare l’acqua come una merce qualunque, ma un bene indisponibile dei cittadini”.
“La gestione pubblica e industriale – continua Rosati – è essenziale per tutelare la qualità della risorsa idrica e garantire la sicurezza dei cittadini. Per questo riteniamo indispensabile un’industria pubblica dell’acqua e attraverso l’assemblea dei sindaci, presieduta dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, siamo fortemente impegnati a portare avanti un ampio programma di investimenti per risanare e potenziare la rete idrica”.