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Premio Sentinella del Creato: dietro le quintePremio Sentinella del Creato: dietro le quinte

di Marina Tomarro

“Sentinelle del creato è il modo in cui ci definì Giovanni Paolo II, quando nacque la nostra associazione, la sentinella è colui che è sempre  in allerta pronto a difendere le insidie, e questo premio nasce proprio per un omaggio duplice,  prima di tutto al compianto pontefice e naturalmente per coloro che si sono distinti per la difesa del creato, arrivando  spesso in silenzio e senza clamori ad importanti risultati” Emozionato  ma professionale come sempre, Claudio Farnetani ha aperto venerdì scorso la terza edizione del premio Sentinelle del creato, condotta insieme a Massimo Lucchesi. Tanti i premiati anche per questa edizione, non solo del mondo dell’informazione, ma anche quello della musica, dell’ economia e del sociale. Tra i nomi: la  cantante Saba Anglana, il giornalista Davide De Michelis,  l’ economista Stefano Zamagni, il presentatore Tv Massimiliano Ossini.

Saba Anglana è molto emozionata, viene premiata alla carriera per aver dedicato alla “sete dell’Africa” il album musicale Biyo – water is life . Nella motivazione si legge che Saba parla di acqua come fonte di vita, ma anche “come mezzo di comunicazione, di contatto, di unione tra i popoli, ma anche di storia, di leggenda, di futuro, ripercorrendo non solo metaforicamente ma anche attraverso strumenti tradizionali un cammino che dall’Africa porta al bacino del Mediterraneo”. Nel retropalco ci racconta “Il mio amore per l’acqua è qualcosa di innato. Nella mia lingua, l’etiope acqua si dice Biyo, vita quindi, e le prime parole che ho pronunciato da piccola sono state “mama biyo” mamma acqua. Io vivo in Italia, ma qualche tempo fa ho deciso di fare un viaggio nella mia terra d’origine, l’Etiopia. Nei miei spostamenti vedevo gente di ogni età con delle taniche gialle. Andavano a prendere l’acqua ai pozzi, perché li nelle case non sempre hanno l’acqua potabile in casa. Da li ho deciso di dedicarmi maggiormente al problema dell’ acqua e la tanica gialla che ho portato come ricordo dal mio viaggio, mi segue sul palco in ogni mio concerto, per ricordare a tutti che l’Africa non è lontana da noi, e il problema dell’ acqua interessa tutti noi, non solo quei popoli”. E’ un fiume in piena,  e dietro il suo sorriso ha tante storie da raccontare, e nei suoi occhi scuri sono racchiusi gli sguardi di uomini e donne etiopi, che chiedono di essere ascoltati, e lei con la sua voce armoniosa ci fa arrivare in quei luoghi, e davvero il continente nero  diventa vicinissimo. “Ricevere per me questo premio – continua- mi rende davvero felice! Io sono laica, però ricevere questo riconoscimento da un associazione come la vostra , mi fa capire che davvero ci sono valori che vanno oltre ogni professione  religiosa e ciò è davvero molto bello!”.

Dalla musica al giornalismo. Il premiato è Davide Demichelis, che sta vivendo una serata molto speciale. Infatti oltre a ricevere il premio, intorno a mezzanotte di quella sera andrà in onda su Rai Tre la prima puntata della sua nuova trasmissione “Radici”, in cui si parla di una immigrazione fatta al contrario , cioè il ritorno dell’ immigrato nella sua terra di origine. Davide li ha seguiti nel loro viaggio raccontando ciò che hanno lasciato al momento della partenza e ciò che ritroveranno ”E’ un voler guardare l’altra faccio dell’ immigrazione- spiega- quella che a volte si dimentica. Nel loro paese queste persone riacquistano il loro stato naturale capisci chi sono, vedi le loro tradizioni. Spesso sono guardate con ammirazione da chi è rimasto o ancora non è partito,nonostante le difficoltà che poi in realtà si trovano ad affrontare” ( Il giorno dopo dai dati Auditel sappiamo che la puntata è andata molto bene, e in attesa di vedere anche noi la seconda facciamo i complimenti a Davide che  – soddisfatto – ha commentato con “Mi avete portato fortuna!”).

La serata va avanti. La Federazione Italiana Settimanali Cattolici  premia don Carmelo Petrone, direttore dell’ “ Amico del popolo di Agrigento”, per aver saputo raccontare, durante la drammatica situazione degli immigrati giunti a Lampedusa, un’ altra realtà non emersa sempre dai mass media. Cioè la grande solidarietà dei lampedusani verso queste persone mettendo a disposizione cibo, coperte e medicine.  E sul palco arrivano anche alcuni operatori della Caritas locale che hanno gestito un gruppo di 36  ragazzi tunisini arrivati a Lampedusa con uno dei viaggi della speranza, portati subito dopo ad un centro di accoglienza vicino Pistoia. Francesca Meoni, una delle operatrici,  dietro le quinte confessa la sua grande emozione  “In fondo – dice- ho fatto solo il mio lavoro..” Francesca ha seguito questi ragazzi fin dal loro arrivo “All’inizio è stata davvero dura – racconta – erano spaventatissimi, non sapevano neanche dove fossero finiti, non parlavano, non riuscivamo a capire neanche di cosa avessero bisogno,  o se stavano male fisicamente”. Poi pian piano quel nodo di diffidenza si è sciolto “Quando hanno capito che potevano  fidarsi e non volevamo fargli alcun male hanno cominciato ad aprirsi.. Sono venute fuori le loro storie i loro traumi. Una notte mi hanno chiamato perché uno dei ragazzi più piccoli non smetteva di piangere e non faceva avvicinare nessuno.. allora con molta pazienza abbiamo cercato di capire il perché di quel pianto disperato e lui ci ha raccontato che sul barcone che li trasportava a Lampedusa ha rischiato di morire tante vote travolto dalle onde dal freddo dalla fame, e che non riusciva a dimenticare quelle sensazioni e aveva paura che quell’ incubo ritornava … E’ dura soprattutto quando  senti racconti come questo, e capisci che è impossibile rimanere indifferenti”. Ed è per questo che ha accettato di partecipare alla nostra serata “Tante volte su questa emergenza sono saltate fuori notizie non corrette , si parlava di numeri, ma quelle erano tutte persone che soffrivano. Per questo credo che sia stata importante la mia testimonianze,  affinché  voi giornalisti diate notizie precise su ciò che accade a queste persone, che arrivano in Italia dopo viaggi infernali in mare”. Oggi i 36 ragazzi sono tutti partiti per diverse destinazioni europee, Francesca e i suoi colleghi  cercano di seguirli anche da lontano , ma quello che è rimasto è il rapporto d’affetto che si è creato..  e loro adesso non si sentono più soli.

E la serata va avanti ora tocca ad Annachiara Valle, direttrice della rivista Madre ritirare il premio assegnato dall’ Unione Cattolica della Stampa Italiana,  per la sua sensibilità e attenzione nel trattare i temi ambientali, nel giornale da lei diretto. Anche lei ci racconta le emozioni della serata “Sono davvero felice di questo riconoscimento – dice sorridendo – Il mio è un giornale che in qualche modo si vuole prendere cura degli altri. Madre infatti non è solo chi genera un figlio, ma è un termine che racchiude qualcosa di grande e profondo. Spero davvero che la rivista vada sempre più avanti e arrivi sempre a più persone. Noi ce la mettiamo davvero tutta!”

Il secondo premio alla carriera viene assegnato all’economista Stefano Zamagni, Per i suoi studi sul rapporto tra economia e ambiente e per contributo offerto alla Santa Sede per l’elaborazione di documenti a carattere economico-sociale e ambientale, come l’ultima enciclica di Benedetto XVI “Caritas in Veritate”.

E arriva il terzo premio alla carriera. Questa volta il protagonista è il presentatore tv Massimiliano Ossini che riceve il riconoscimento per la passione e la sensibilità sui temi ambientali dimostrata nella conduzione dei programmi televisivi Linea Verde e Cose dell’altro Geo. Appena terminata la premiazione ne approfittiamo per domandargli cosa ha voluto dire per lui ricevere questo riconoscimento “ Per me è un grande onore! – risponde – io mi considero un francescano, e la madre terra è per me una cosa fondamentale,  e cerco di dimostrarlo con i programmi che conduco con passione e dedizione, quindi posso dire che questo premio è come il raccolto dopo una semina!”

Ma come ha scoperto il suo amore per la natura?

“Da quando sono piccolo ho fatto parte degli scouts. Quando alcuni anni fa ho deciso di provare la carriera di conduttore, soprattutto all’ inizio mi è capitato di lavorare in trasmissioni di diverso genere, da quelle per i bambini, ai varietà, ma quando ho cominciato a condurre trasmissioni sull’ ambiente, come appunto Linea Verde, o Cose dell’ altro Geo, ho capito che erano le più adatte a me. Però adesso mi piacerebbe portare questo messaggio anche in un programma serale;  per adesso ci stiamo lavorando, vedremo nel tempo se sarà possibile realizzarlo!”.

Ma Massimiliano cerca di essere una sentinella del creato anche nella sua vita privata?

” Sicuramente!. Ho tre bambini, e con mia moglie abbiamo deciso di vivere in campagna. Ai miei figli, cerco di spiegare i ritmi della natura, dalla fioritura delle piante in primavera, ma alcune anche in inverno perché non tutte sono uguali, le migrazioni degli uccelli, l’importanza delle piogge o il riposo invernale della terra. Viviamo nelle Marche in una zona tranquilla, quindi è anche più facile seguire uno stile di vita naturale. La mia famiglia è la mia fonte di ispirazione e la mia forza a proseguire e a portare avanti una TV con dei valori, come l’ecologia e il rispetto per il Creato”

E la serata prosegue, ma in un certo senso è come se tornasse indietro nel tempo. Parte un filmato  realizzato dall’ufficio stampa di Greenaccord. Estate 2010 Cammino di Santiago. In occasione dell’ Anno Santo compostellano sei giornalisti di Greenaccord seguono il cammino dei ragazzi della Diocesi di Pistoia.  Le immagini scorrono, le emozioni di chi ha vissuto quella meravigliosa ed indimenticabile esperienza diventano troppo profonde per essere descritte…

Le testimonianze dei cinque giornalisti (Tony Mira di Avvenire; Nicola Ferrante Sat 2000; Cristiana Caricato TV 2000; Luisella Meozzi FISC; e la sottoscritta Marina Tomarro Radio Vaticana) con Martina Valentini bravissima e paziente addetta stampa di Greenaccord (un grazie pubblico ed infinito da tutti noi!!) e il reporter Cristiano Proia, giornalista, autore del video ed operatore di TV 2000 scorrono sul video. Doveva essere solo un esperienza giornalistica, ma come ha ricordato qualcuno di noi, è stata un esperienza di vita, di quelle che ti porti dentro per sempre.  E sul palco a ricordare le emozioni di quelle indimenticabili giornate ci sono due ragazzi della diocesi: Alessio Izzo e Vittoria Cecchi.

Il mio ricordo più bello – ci racconta Alessio – è stato il nostro ingresso nella Cattedrale di San Giacomo, è stato un momento di enorme emozione e commozione. E poi da questo viaggio sono nate tante amicizie , che spero di conservare a lungo!”.  Mentre per Vittoria è stato proprio il cammino il suo  indelebile ricordo di questo viaggio  “Le strade che abbiamo percorso,  le persone che ci salutavano con il tradizionale “ Buen camino!”,  i paesaggi, i profumi dei campi, sono memorie che mi porterò dentro a lungo” Ma nonostante la fatica ripartirebbero per Santiago?  “Si subito!!” rispondono in coro, e come non dargli ragione?

E la serata volge al termine Claudio Farnetani e Massimiliano Lucchesi ringraziano i presenti , senza dimenticare uno dei motori principali di Greenaccord : il presidente Alfonso Cauteruccio. A lui tutta la nostra riconoscenza anche per poter raccontare questa serata.

Marina TomarroBy Marina Tomarro

Text is available only in Italian

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