Conferenza dello studioso di Letteratura cristiana antica, Alessio Persic La proprietà della terra secondo i Padri della Chiesa Il 1° settembre a Zuglio, nella Giornata ecclesiale per la salvaguardia del creato
Quali valori e quali motivazioni ispirano l’impegno delle comunità cristiane per la salvaguardia del creato? Quali comportamenti ogni cristiano può adottare «perché le risorse ambientali siano preservate dallo spreco, dall’inquinamento, dalla mercificazione e dall’appropriazione da parte di pochi?».Text is available only in Italian
Per approfondire la riflessione su questi temi, l’Arciconfraternita dello Spirito Santo di San Pietro “Pieres vives”, la Federazione provinciale di Udine della Coldiretti e il Coordinamento regionale della Proprietà collettiva organizzano un incontro pubblico, animato dall’esperto di Letteratura cristiana antica, Alessio Persic.
A partire dalle ore 18.30 del 1° settembre, il ricercatore dell’Università Cattolica di Milano terrà una conferenza intitolata “La proprietà della terra nei Padri della Chiesa”, presso il centro di spiritualità “La polse di Côugnes”, a pochi passi dalla Pieve di San Pietro in Carnia, in comune di Zuglio.
Attraverso tale iniziativa, gli organizzatori intendono celebrare la VI “Giornata per la salvaguardia del creato”, indetta dalla Conferenza episcopale italiana e intitolata “In una terra ospitale educhiamo all’accoglienza”.
Grazie all’Arciconfraternita di San Pietro, che ha fra i suoi compiti l’animazione culturale e spirituale in Carnia, per il secondo anno consecutivo avranno l’opportunità di riflettere e confrontarsi insieme due delle categorie che più direttamente sono implicate nella gestione e nella protezione del patrimonio naturale, ovvero agricoltori e comunità titolari di Beni civici.
La “Giornata per la salvaguardia del creato”, curata dalle Commissioni episcopali per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace e per l’ecumenismo e il dialogo, viene celebrata da 6 anni in tutta Italia per sollecitare le comunità ecclesiali ad «accogliere e approfondire, inserendolo nel suo agire pastorale, il profondo legame che intercorre fra la convivenza umana e la custodia della terra».