E’ stata presentata lunedì sera al San Biagio di Cesena la campagna nazionale in difesa del latte materno, bene comune di inestimabile valore. È forse il primo dono d’amore che un piccolo riceve nella vita. Non è uguagliabile da alcun sostituto artificiale o animale. È fonte di benessere e salute per la mamma e per il bambino, ma anche per la società e per l’ambiente.
Ma mai come oggi, al pari di altri beni comuni, è minacciato dal profitto e dall’inquinamento e va pertanto difeso e salvaguardato.
La conferma arriva da Patrizia Gentilini, medico dell’associazione ‘Medici per l’ambiente’ e portavoce della campagna, presente ieri all’incontro.
«Oggi — ha affermato — un ulteriore pericolo insidia il diritto di mamme e bambini alla migliore salute possibile: si tratta delle sostanze tossiche presenti purtroppo ormai stabilmente nei nostri corpi e che, attraverso la placenta e il latte materno, vengono trasmesse al bambino ancora prima che nasca e poi successivamente durante l’allattamento. Parliamo di diossine, PCB (policlorobifenili), metalli pesanti, pesticidi ed altri numerosissimi composti chimici che provengono da insediamenti industriali, inceneritori, ma anche da prodotti di uso quotidiano, spesso insospettabili».The text is available only in Italian