Camminata dei giornalisti per l’Ambiente.
Le riflessioni di Gianna
Ho 24 anni e mi ritrovo a vivere in uno dei posti più belli del mondo. Potrebbe essere l’inizio di una canzone, in realtà è solo un dato di fatto. Abito a Mezzano in Trentino, un piccolo paese di 1500 abitanti. Sono circondata dalle montagne, dal verde, dalla natura. Aria pulita, cibo sano, ritmi di vita ancora tutto sommato accettabili. Non so cosa voglia dire fare la fila al supermercato. In pochi chilometri di macchina posso ritrovarmi sola in mezzo alla natura. Una privilegiata, indubbiamente. Ma devo confessare una cosa. Ho iniziato ad apprezzare tutto questo non da molto tempo. Ho capito il tesoro di quanto mi circondava da quando ho iniziato a frequentare l’università. Il caos della città, traffico, smog. Chi ne ha più ne metta. Poi il venerdì ritorni a casa, e quando si apre la vallata, vedi le montagne, ti senti a casa e ringrazi Dio per aver creato tutta questa meraviglia.
Cosa mi ha dato questa giornata? La possibilità di conoscere da vicino il lavoro del giornalista che tutti i giorni cerca di raccontare la verità. Attraverso storie, volti, esperienze. In poche parole, in pochi minuti, attraverso immagini o solo la propria voce deve saper raccontare. Un giornalista che deve essere attento a cogliere la verità. Cosa non facile di questi tempi, specialmente quando si parla di ambiente. Tema scottante, facile e a volte travisabile. Tutti parlano di green, parlano di eco, di sostenibilità. Ci vedono prodotti a km zero e sembra che non si possa più vendere qualcosa se non è ecosostenibile. Ma dove sta il confine? Come può un giornalista cogliere la verità?
Quello che mi spaventa di questo lavoro è il tempo. Andiamo sempre più di fretta, non solo noi ma anche le notizie. E il giornalista alimenta questa dimensione di velocità a scapito a volte della qualità. Si giustificano così imprecisioni, si approfondisce sempre meno. Fa notizia solo quello che suscita clamore, scandalo. Ma al mondo non esistono solo le brutte notizie. Ci sono anche le cose belle. E quando accendiamo la tv, o ascoltiamo la radio, o leggiamo una notizia su internet ci piacerebbe leggere che avvengono anche cose belle. La Camminata dei giornalisti per l’ambiente né è un esempio. Un gruppo di giornalisti che per un giorno hanno offerto il proprio lavoro e il loro tempo, così prezioso, non solo per trasmettere un messaggio di salvaguardia dell’ambiente, ma anche per trasmettere la loro passione ad un gruppo di giovani che chissà un giorno potranno forse chiamare collega.
Gianna Zortea