Il Forum dell’Informazione cattolica compie dieci anni. A Trento si dibatte di creato e vie di comunicazione partendo dal contesto delle Dolomiti.
Il tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus torna per il secondo anno a Trento. Tema dell’edizione 2013: il ruolo delle vie di comunicazione antiche e moderne nella crescita economica, sociale e religiosa dell’Umanità.
Le montagne hanno da sempre rappresentato un elemento cruciale nella vita delle popolazioni europee. Da molti punti di vista, spesso in contrasto tra loro: strumenti di difesa contro le invasioni, ostacoli da superare per incontrare nuove genti e sviluppare nuovi commerci, scenari ideali per percorsi spirituali. Bastioni strategici da conquistare in guerra, ecosistemi delicatissimi da tutelare per garantire la ricchezza delle comunità locali e dai quali dipende il futuro di gran parte della popolazione che vi dimora.
In questo contesto l’area Dolomitica rappresenta un significativo crocevia che, nel corso dei secoli, è stata teatro di straordinarie vicende umane. Ora, dopo il riconoscimento Unesco che ha ulteriormente connotate le Dolomiti in ambito internazionale, i Monti Pallidi si apprestano ad essere teatro di nuove e significative esperienze di incontri. Uno scenario di eccezionale bellezza che permette a studiosi provenienti da tutto il mondo di leggere e interpretare la salvaguardia del Creato.
Per approfondire la relazione tra reti, incroci e cammini montani e cura del territorio, Trento ospiterà per il secondo anno consecutivo il X Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato, organizzato da Greenaccord Onlus con la Provincia Autonoma e l’Arcidiocesi di Trento ed in collaborazione con enti ed istituzioni nazionali e del territorio. Tema dell’edizione 2013, in programma dal 27 al 29 Giugno prossimi: “Il Creato e le vie di comunicazione vecchie e nuove: cammini, incroci e reti a partire dalle Dolomiti”.
Le cinque sessioni di lavori previste, alle quali parteciperanno un centinaio di giornalisti di testate nazionali, regionali e locali, permetteranno di scandagliare tutti i diversi modi di concepire il rapporto tra territorio montano e vie di comunicazione, nei suoi aspetti storici, economici, ambientali, tecnologici, religiosi. La sessione inaugurale vedrà la partecipazione di Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale presso l’Istituto italiano di Scienze umane e di Mario Tozzi, divulgatore scientifico e ricercatore presso l’Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria.
Il giorno dopo sarà dedicato ad approfondire il ruolo commerciale e strategico delle vie di comunicazione montane. Interverranno tra gli altri, Annibale Salsa, docente di Antropologia culturale all’università di Genova, Witti Mitterer, cofondatrice dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Cesare Lasen, presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Sergio Bettotti, dirigente generale del dipartimento Innovazione e Ricerca della Provincia autonoma di Trento.
L’ultimo giorno (sabato 29 giugno) ci sarà spazio per i temi religiosi e di comunicazione ambientale. Si analizzerà in particolare la maturazione della sensibilità ecologica che ha caratterizzato il magistero degli ultimi tre Pontefici. Su questo tema interverranno, monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica dell’università di Roma Tor Vergata, Carlo Di Cicco, vicedirettore dell’Osservatore Romano ed Enrico Franco, Direttore del “Corriere Trentino”.
Durante il Forum, verrà infine conferito il Premio giornalistico “Sentinella del Creato”. Ideato in collaborazione con l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e FISC (Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici), il premio, giunto alla quarta edizione, ha l’obiettivo di assegnare un riconoscimento a tre giornalisti che, nel corso dei precedenti dodici mesi, si sono particolarmente distinti nella divulgazione e nell’approfondimento delle tematiche ambientali.
Come già lo scorso anno, il Forum di Greenaccord vedrà la collaborazione della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici (FISC), dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) e avrà il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e regionale, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, del Ministero dell’Ambiente, della Commissione Nazionale Unesco, della Federazione Stampa Missionaria Italiana, dell’Associazione Scuola Giornalisti di Perugia, della Fondazione Bioarchitettura, della Società Alpinisti Tridentini e della Coldiretti nazionale e regionale.
Il programma completo del X Forum dell’informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato è disponibile sul sito www.greenaccord.org.
Dal Forum di Trento 27-30 GIUGNO 2013 – hashtag ufficiale #greenaccordTrento
Programma: http://www.greenpress.it/download/greenaccord/ProgrammaDecimoForumInformazioneCattolica_Trento2013.pdf
Scarica le foto caricate in tempo reale: http://www.flickr.com/photos/greenaccord/
Video-interviste: http://www.youtube.com/user/GreenCanalTv
Livestreaming: http://www.livestream.com/greenaccord
Comunicati stampa
L’appello conclusivo del Forum Greenaccord:
riscopriamo la “tenerezza” per rinsaldare il rapporto tra Uomo e Natura
Si chiude a Trento la decima edizione del Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato. Masullo, presidente del Comitato scientifico di Greenaccord: “Rinsaldare le reti sociali e spirituali è funzionale alla costruzione di un modello economico che salvi la persona dal primato della finanza e della speculazione”
Trento, 29 Giugno 2013 – “Esiste un processo coevolutivo fra natura, struttura fisica e società umana attraverso le reti di scambio che riguardano ciascun ambito e contemporaneamente si influenzano reciprocamente. L’evoluzione culturale di un territorio è fortemente influenzata dalla sua evoluzione idrogeologica, geomorfologica, climatica e biologica, ma contemporaneamente influenza questi ultimi aspetti. Il sistema economico consumista che domina il mondo ha rotto questa unità evolutiva con la natura. Allora l’evoluzione della strutturazione antropica del territorio si è staccata dall’evoluzione degli ecosistemi presenti, danneggiando sia le reti ecologiche sia le reti di scambio fra uomo e natura, come anche le reti di relazioni sociali”. Con l’analisi del presidente del Comitato scientifico di Greenaccord onlus, Andrea Masullo si sono conclusi oggi pomeriggio i lavori del X Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato.
Un appuntamento, organizzato in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e l’Arcidiocesi cittadina, che in tre giorni di sessioni e confronti, davanti a oltre cento giornalisti della stampa locale e nazionale, ha indagato sul ruolo delle reti come strumento di tutela del territorio (soprattutto quando esso è delicato come le aree montane) e come elemento di progresso dell’Umanità. “Reti ecologiche, reti di trasporto, reti di informazione e di telecomunicazione, percorsi di pellegrinaggio, reti commerciali, reti spirituali. Sono argomenti con un denominatore comune: esse rappresentano la strutturazione fisica di un sistema organizzato. La qualità e l’efficienza delle reti di scambio sono rappresentative della qualità, della capacità evolutiva di un sistema, che gli ecologi chiamano ‘ascendenza’. Il valore di una organizzazione dipende dalla qualità degli scambi di materia, di energia, di informazione genetica, di informazione culturale che si svolgono all’interno di un sistema organizzato, fra le sue parti costituenti fisiche e biologiche, e fra il sistema e l’esterno. Ma a queste si aggiungono anche le reti di scambio spirituale che non sono oggetto di speculazione scientifica, ma non per questo di minor importanza, che riguardano le dimensioni immateriali dell’universo”.
Dimensioni in qualche modo impalpabili ma che erano ben note a Margherita Hack, l’astronoma scomparsa stamattina e ricordata da Masullo nel suo intervento: “Margherita si dichiarava atea ma era pienamente consapevole ed affascinata dalla sacralità dell’universo di cui esplorava con passione i misteri. Riscoprire la sacralità della natura, e la nostra appartenenza ad essa è la base del superamento di un rapporto utilitaristico che domina nell’economia e che non ha futuro”.
Dagli interventi delle cinque sessioni di convegno emerge chiara un’esigenza, necessaria sia a tutelare il patrimonio montano sia a garantire un futuro al rapporto Uomo-natura: “insistere su un modello che dopo due secoli di straordinario successo ha esaurito le sue potenzialità e inizia a produrre povertà ecologiche, economiche ed umane, è il vero pericolo che abbiamo di fronte. La paura del cambiamento – prosegue Masullo – è la peggiore minaccia al progresso”.
Infine, un appello affinché la politica torni ad avere il primato sull’economia, in modo da poterla “indirizzare verso la produzione e la diffusione del benessere, utilizzando la finanza a tale scopo come strumento, anziché esserne strumento passivo. Non possono essere le regole delle reti finanziarie a dominare sulle reti sociali, sui sistemi ecologici, strumentalizzando la politica. Le reti finanziarie si occupano di trasferimenti di valori virtuali ma non si occupano delle conseguenze sulle ecologia e società. Ma il vero valore alla base del benessere è la disponibilità di risorse e servizi ecologici, alimenti sani, aria e acqua pulite, un clima stabile e la qualità delle reti di relazioni sociali”. L’obiettivo è ritrovare la tenerezza nel guardare alla fragilità della vita: “La tenerezza non è un parametro considerato dalla scienza, né è un valore economico, ma deve contaminare la conoscenza e l’organizzazione sociale per ricomporre quel patto interrotto fra uomo e natura”.
Sintesi ultima sessione
“Siete viandanti, gente alla ricerca non solo di notizie ma anche di persone. Speriamo di avervi fornito spunti per scrivere, per parlare, per fare rumore, per mettere qualche tassello in più in un disegno che intende dimostrare come l’utopia può diventare concretezza”.
Così Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord, nel chiudere la decima edizione del forum quest’anno dedicata alle reti, agli incroci e ai cammini per realizzare, partendo dalle Dolomiti, nuove vie di comunicazione in un mondo che ha forte bisogno di ripensare sé stesso puntando sulle ragioni della sostenibilitá.
Poco prima, era stato il consulente scientifico dell’associazione, Andrea Masullo, a fornire le linee conclusive di una intensissima tre giorni. E anche in Masullo non é mancato un richiamo all’obbligo di valorizzare le ragioni dell’utopia: é infatti partito da un invito di papa Francesco (l’invito a farci contaminare dalla tenerezza) per ricordare che “senza utopie il futuro non può essere che la replica del passato” con il parallelo invito ad “abbandonare il rifugio rassicurante delle cose vecchie per puntare sui cammini complessi delle cose nuove”.
E stimoli verso un sostanziale rinnovamento negli atteggiamenti e nelle abitudini non sono certo mancati neppure nel pomeriggio conclusivo del forum. Un pomeriggio che, come abitudine per gli puntamenti di Greenaccord, ha puntato su storie e su persone, su esempi e su buone pratiche.
Una storia l’ha subito raccontata Roberto Zalambani (Ordine Giornalisti) illustrando un convegno che si svolgerà fra pochi giorni a Bologna dedicato a un profilo che non poteva non incuriosire una platea di giornalisti: i residui di piombo che restano nella cacciagione, che finiamo per trovare sulle nostre tavole, derivanti dalle munizioni usate dai cacciatori. Residui di piombo che qualche problema possono pure crearlo.
Antonella Tommasini ha parlato di turismo religioso e di come viene applicato nel più importante santuario mariano trentino, Montagnana di Piné.
Di cucina si é interessato Stefano Cardelli, imprenditore abruzzese nel settore della gastronomia e cuoco lui stesso. Con evidente passione, ha dimostrato come l’ambiente (in questo caso una piccola comunità interna nell’Abruzzo così provato da un volto cattivo della natura) possa trovare in sé stesso brillanti risorse per non finire abbandonato e sradicato.
Maria Teresa Pontara e Marta Villa hanno sapientemente raccontato le Dolomiti da due punti di vista particolarissimi: il “bestiario” nel duomo di Trento e le infinite leggende sulla forza della natura che sono tramandate da generazioni di montanari.
Le ragioni dell’antropologia si sono collegate con le ragioni della fede nell’intervento di Diego Andreatta sulla sentieristica montana che trova motivazioni nella spiritualità. In particolare sono stati illustrati due esempi, fra la dozzina di itinerari di questo genere presenti in Trentino: i 100 chilometri del “San Vili” e gli altrettanti del “Frassati”.
Ancora sui sentieri di montagna la testimonianza successiva, quella di Alessandro Cristofoletti sul “Progetto Dolomiti Brenta”, il primo dei nove itinerari tematici (su carta, web e mobile) attraverso cui la nuova progettualità derivante anche dall’inserimento nei luoghi Unesco tenta di rileggere la montagna, le sue vie, le sue storie, i suoi personaggi.
Particolari gli ultimi due racconti: Carlo Montalbetti per il consorzio Comieco (recupero/riciclo di carta/cartone) e Romano Stefani per il Gruppo Dolomiti Energia. Entrambi per dimostrare come le ragioni di una buona economia siano del tutto compatibili con un ragionamento sui beni comuni e su uno sviluppo sostenibile.
Montalbetti ha raccontato ciò che da anni il suo consorzio sta facendo a Torino, con una cooperativa del Gruppo Abele, per dare speranza e lavoro a giovani attraverso un recupero sapiente ed efficace di materiale che sarebbe sciocco considerare “scarto” (un progetto analogo, ancora sperimentale, sta per partire a Napoli nel mitico Rione Sanità). Deciso e intrigante dal Comieco, l’appello alle parrocchie per sperimentare iniziative analoghe.
Come si possa usare l’ambiente (in questo caso la potenza dell’acqua che scende dai monti) per produrre energia é stato oggetto dell’ultimo racconto: quello di Stefani sulla sua azienda. Produrre, distribuire, vendere energia idroelettrica é la missione in cui eccelle il gruppo “Dolomiti Energia”, struttura pubblico/privata che oggi fattura un miliardo di euro e che vuole restare attenta a una dimensione di “energia rispettosa dell’ambiente”.
Comunicato n.08
Tre pontefici, un obiettivo: tutelare il Creato
Al Forum Greenaccord la questione ambientale secondo la Chiesa
Mattinata dedicata al rapporto tra fede, lotta alla povertà e difesa degli ecosistemi terrestri al Forum dell’Informazione cattolica di Trento. Monsignor Toso: il tema della salvaguardia del Creato sarà al centro dell’attenzione pastorale di Papa Francesco. E l’economista Becchetti: la Natura si difenderà sempre più scegliendo bene i propri investimenti finanziari
Trento, 29 Giugno 2013 – L’amore immediato e istintivo per gli elementi naturali espresso da Giovanni Paolo II con le sue azioni, la preoccupazione consapevole per le crisi ambientali che si trasforma in profonda riflessione teologica con Benedetto XVI, la convinzione dell’inscindibile legame tra lotta alla povertà e proposta di un nuovo modello di sviluppo di Papa Francesco. Stili diversi, personalità diverse. Ma accomunate da un “filo verde” che caratterizza i loro magisteri. È stata dedicata agli insegnamenti ambientali che gli ultimi tre papi hanno espresso durante il loro pontificato la quarta sessione di lavori del X Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato, organizzato a Trento dall’associazione Greenaccord onlus in collaborazione con la Provincia autonoma e l’Arcidiocesi cittadina.
Un viaggio negli ultimi trent’anni di vita dei vertici della Chiesa, per capire come si è sviluppato ed è maturato il messaggio ambientale cattolico. Inevitabile ricordare le fughe in montagna di Karol Wojtyla, talvolta tenute segrete anche ai suoi collaboratori perché da lui usate come antidoto all’oppressione delle stanze e degli impegni vaticani. Con lui gli scarponi da passeggiata estiva, la tuta da sci, il bastone per affrontare i sentieri più impervi sono diventati veicoli di un messaggio divino, come il pastorale e gli ornamenti sacri. “Le sue visite in Trentino lo hanno dimostrato – spiega Enrico Franco, direttore del Corriere Trentino che ha ricordato quanto Giovanni Paolo II disse durante la sua omelia nella messa all’alba nel rifugio Le Lobbie sull’Adamello. “Disse: la grandiosità di queste montagne ci parla di Dio. E prima di sciare si fermò a guardare estasiato le montagne”. Un messaggio importante e diretto che però non è forse stato capito fino in fondo dai fedeli, “così come non è capito fino in fondo il messaggio e il valore del Creato e dell’ambiente” prosegue Franco. “Nella Caritas in Veritate di Benedetto XVI c’è un passaggio in cui si dice che entrambi gli estremismi – la Natura come tabù intoccabile e la Natura da usare a proprio piacimento – non sono conformi alla visione cristiana della vita. Noi viviamo compressi tra questi opposti estremismi e spesso non riusciamo a trovare equilibrio tra di essi”.
Proprio l’enciclica di Benedetto XVI è stata ricordata da Leonardo Becchetti, economista dell’università di Tor Vergata e presidente del Comitato etico di Banca Etica, come il modo usato da un Papa teologo per esprimere l’esigenza di un’economia diversa e più attenta alla Natura. “In essa si propone una modalità diversa d’azione, partendo dalle tante esperienze fatte da molte comunità cristiane (microcredito, finanza etica, banca etica) ma tematizzandole dando loro una maggiore dignità culturale. La vera rivoluzione copernicana della Caritas in Veritate è nel ricordare che non possiamo stare seduti in poltrona ad aspettare un sovrano illuminato che ci risolva i problemi ma dobbiamo cambiare passo, diventando cittadini ‘consumAttori’ che aumentino il livello di democrazia economica e premino le imprese in grado di creare valore economico in modo socialmente e ambientalmente sostenibile. Gli obiettivi sono quelli di sempre ma Benedetto XVI indica il modo in cui questi obiettivi possono essere efficacemente perseguiti”.
Tutelare il Creato significa quindi avere maggiore attenzione ai temi finanziari: “Oggi chi decide le sorti dell’economia sono le aziende e i consumatori. Possono premiare chi è più bravo a coniugare valore economico, sostenibilità ambientale e sociale, dando così uno stimolo enorme alla capacità di raggiungere l’obiettivo della Salvaguardia dell’ambiente”. In pratica, dalla profondità delle riflessioni contenute nei documenti ufficiali i credenti devono trovare spunto per comportamenti consoni a tali insegnamenti: “Jorge Bergoglio in questo senso è il pontefice ideale – prosegue Becchetti – perché è molto bravo a esprimere in maniera diretta e semplice questi concetti, sottolineando che c’è da seguire una prassi che deve essere coerente con la teoria”.
Il nuovo approccio incontrerà sicuramente resistenze e ostacoli. Ma, osserva Carlo Di Cicco, vicedirettore de “L’Osservatore Romano” “senza dubbio Bergoglio, oltre che Papa dei poveri, sarà Papa della Natura. Ne ha già dato prova perché ha sempre collegato il tema degli ultimi con la custodia delle risorse naturali. La lotta alla povertà e quella contro i problemi ecologici sono estremamente collegate. Se c’è speculazione sulla natura i primi a risentirne sono i poveri che hanno meno mezzi per difendersi”.
“A considerare i pronunciamenti di Papa Francesco, credo che la tutela del Creato starà al centro della sua attenzione pastorale” concorda mons. Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. “Sarà uno dei grandi temi che lui cercherà di illustrare perché da esso dipende il futuro stesso dell’Umanità. Per la Chiesa il Creato è la casa. Se lo si distrugge si danneggia la stessa casa dell’umanità. Sfruttarlo in maniera eccessiva produce conseguenze sulla vita stessa della specie umana, presente e futura”. Inevitabile quindi che tale questione sia sentita a tutti i livelli della Chiesa. “Ma – prosegue Toso – dobbiamo riconoscere che potrebbe essere coltivato proponendo soluzioni d’avanguardia. Molto dipenderà dalla capacità organizzativa ed educativa delle comunità ecclesiali e d’ispirazione cristiana”.
Comunicato n.07
Banda larga, internet e aree protette
Il sistema delle reti salverà le Dolomiti
La terza sessione di lavori del X Forum dell’Informazione cattolica Greenaccord ospitato a Trento in collaborazione con la Provincia e l’Arcidiocesi cittadina è stato dedicato agli strumenti utili a garantire sviluppo economico, tutela ambientale e salvaguardia della storia del tessuto montano
Trento, 28 Giugno 2013 – Il magnifico e impareggiabile scenario dolomitico, il pericolo di spopolamento delle valli e il rischio di inoccupazione delle popolazioni locali si combatte investendo nelle reti materiali e immateriali. È il messaggio lanciato dai relatori intervenuti nella terza sessione di lavori del X Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus ha organizzato a Trento, in collaborazione con la Provincia Autonoma e l’Arcidiocesi della città.
“Oggi le tecnologie digitali rappresentano per le società del mercato globale una risorsa ineludibile” osserva Paolo Traverso, direttore del Centro per le Tecnologie dell’Informazione della Fondazione Bruno Kessler. “Il tema delle tecnologie è assolutamente pertinente con l’esigenza di tutela dei territori montani”.
Lo sanno bene i tecnici della Provincia di Trento, che dal 2001 hanno elaborato un progetto per diffondere la banda larga nelle valli e nelle località montane del loro territorio. “In un territorio montuoso avere connettività di alto livello è un vantaggio per tenere la popolazione nelle valli e fare in modo che possa lavorare e avere servizi senza trasferirsi nei centri maggiori” spiega Paolo Simonetti, dirigente del Servizio reti e telecomunicazioni della Provincia autonoma di Trento. “In questo modo, la cura del territorio viene fatta in loco senza assistere a un depauperamento del territorio dovuto a una migrazione verso le aree urbane”.
I vantaggi riguarderanno anche la Provincia: “la banda larga permetterà alla Pubblica amministrazione di garantire servizi sempre più evoluti ai cittadini e alle imprese che così non devono de localizzare. E poi c’è un risparmio sulle bollette rispetto a quando le reti venivano affittate dagli operatori telefonici privati”. Un simile progetto però non può essere realizzato in tempi brevi: “La nostra iniziativa è stata studiata a partire dal 2001 ma i primi lavori sono stati avviati nel 2006.
È stata finora realizzata una prima rete wireless di 1000 chilometri, con oltre 800 punti di rilancio. Attualmente stiamo mettendo in campo un progetto di rete che porterà la fibra nelle case di tutti i trentini, privati e tessuto imprenditoriale”.
Ma il sistema delle reti non funziona solo nel caso di internet, servizi web e fibra ottica. “Si sono rivelate uno strumento essenziale anche per aumentare l’efficacia delle aree protette delle Dolomiti” commenta Cesare Lasen, presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. “Nel territorio dolomitico esistono un Parco nazionale e diversi parchi regionali (2 trentini, 4 nell’area di Bolzano e uno nelle province di Udine e Pordenone). Con il riconoscimento Dolomiti Unesco, è diventata essenziale la necessità di riunirsi per individuare obiettivi comuni, promuovere un turismo sostenibile e realizzare iniziative coordinate. La rete tra i parchi ha permesso di individuare questo tipo di azione”.
Dal punto di vista istituzionale la rete della aree protette dovrebbe risolvere problemi di natura istituzionale, “inevitabili visto che sono coinvolte oggi due province autonome, una provincia – quella di Belluno – che dipende dalla Regione Veneto e una Regione – il Friuli Venezia Giulia – autonoma ma con due province ordinarie. Costruire una rete permette di sperimentare nuovi sistemi di governace e di offrire un’immagine complessiva di tutta l’area dolomitica”. Gli effetti pratici anche per i molti turisti non tarderanno a concretizzarsi: “Pensiamo alla mobilità” conclude Lasen. “Potranno realizzarsi dei percorsi per qualunque visitatore proveniente da altri territori, che si potrà spostare con mezzi pubblici, navette e treni anziché con il mezzo proprio. Una possibilità in più per vivere il nostro territorio senza danneggiarlo”.
Domani. Sabato 29 Giugno, spazio ai temi più religiosi e di comunicazione ambientale. Si analizzeranno in particolare le proposte e sensibilità ecologiste che hanno caratterizzato il magistero degli ultimi tre Pontefici. Interverranno tra gli altri, monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica dell’università di Roma Tor Vergata, Carlo Di Cicco, vicedirettore dell’Osservatore Romano.
Comunicato n.06
Quarto premio giornalistico “Sentinella del Creato”:
ecco i premi per i giornalisti ambientali d’Italia
Rivelati i nomi dei vincitori del premio organizzato da Greenaccord Onlus insieme a UCSI e FISC. Premio alla memoria per Lorenzo Lucianer. Oltre ai giornalisti, riconoscimenti per l’attrice Maria Grazia Cucinotta e alla cantante jazz, Cinzia Tedesco. Un’occasione per sottolineare il cruciale ruolo dei giornalisti per diffondere la sensibilità nei confronti della Natura.
Trento, 28 Giugno 2013 – Affermate testate nazionali e piccole realtà. Stimati redattori e giornalisti indipendenti. E poi cantautori e attori. Figure diverse. Ma accomunate dalla grande sensibilità mostrata nei loro lavori nel trattare i temi ambientali che sono spesso molto complessi da affrontare. A prescindere dal mezzo di comunicazione scelto.
Domani sera, la sede della Regione Trentino Alto Adige ospiterà la quinta edizione del Premio giornalistico “Sentinella del Creato”, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus, in collaborazione con l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e la FISC (Federazione dei Settimanali Cattolici), con l’obiettivo di offrire un riconoscimento a quanti si sono distinti nella comunicazione ambientale.
Questi i nomi dei premiati e le relative motivazioni:
– Lucia Ascione e Nicola Ferrante, redattori di TV2000 (proposti da Greenaccord): entrambi i giornalisti sono stati selezionati per l’impegno profuso nella divulgazione dei temi scientifici e ambientali e per la sensibilità e lo stile con i quali hanno saputo trasmettere al grande pubblico di TV2000 il tema della Salvaguardia del Creato così caro anche al nuovo Pontefice. Lucia Ascione e Nicola Ferrante hanno costantemente inserito, sia nei grandi contenitori generalisti che nelle notizie del Tg dell’emittente, importanti occasioni di dibattito e approfondimento sui temi ambientali, valorizzando, tra le altre cose, anche le peculiarità e le esperienze di sostenibilità che riguardano le montagne trentine.
– Gabriele Viola, scrittore e collaboratore de “La Guida”, settimanale della Diocesi di Cuneo (Premio FISC, Federazione italiana settimanali cattolici): appassionato studioso e profondo conoscitore delle tematiche ambientali, come nelle scelte di vita personali ha sempre posto in primo piano i temi del rispetto della Terra, del corretto rapporto Uomo-territorio, là dove la cementificazione e speculazione consumano risorse non rinnovabili e compromettono delicati equilibri millenari. Alla denuncia affianca una costante azione di proposta basata sullo studio e il recupero delle culture legate alla terra, alla montagna, sull’impegno sociale e a fianco di chi opera per i beni comuni e la salvaguardia del Creato”.
– Enzo Quarto, giornalista RAI (proposto dall’UCSI, Unione Cattolica Stampa Italiana): “per aver dato voce, con il Laboratorio della buona notizia, alla riflessione sulla natura e sulle bellezze del Creato, protando un messaggio popolare, divulgativo e insieme eticamente ispirato, col dare voce ai giovani educandoli a cercare cosa c’è di buono in ogni notizia, le “buone notizie”, e dimostrando quotidianamente che è possibile coniugare giornalismo e speranza”.
Il momento più emozionante della serata sarà però probabilmente quello che vedrà conferire un premio “alla memoria” a Lorenzo Lucianer, amatissimo volto del TgR trentino della RAI, recentemente scomparso. Un volto noto a tutti i cittadini trentini ma soprattutto molto stimato da tutti i colleghi che l’hanno conosciuto. “Lorenzo – si legge nella motivazione del premio – nel corso della sua attività pluritrentennale, ha curato servizi e cronache dedicate ai temi dell’ambiente e della povertà nel mondo, con particolare riferimento all’Africa e all’America Latina, indagando con obiettività ed equilibrio il rapporto tra Uomo e Natura, mettendolo a confronto con i grandi temi etici e sociali dell’umanità”.
Ci sarà però spazio anche a due premi “alla carriera” a due donne che, pur non essendo giornaliste, hanno testimoniato grazie al loro lavoro l’attenzione e l’amore per le bellezze del Creato:
– Cinzia Tedesco, cantante che “con la sua straordinaria passione si è imposta all’attenzione del pubblico e della critica come vero talento del jazz italiano. Le sue canzoni hanno saputo commuovere e interpretare i sentimenti più veri della nostra gente, scaturiti da un’attenzione e da un impegno verso i temi dell’ambiente e della solidarietà che l’hanno coinvolta in numerosi progetti Onlus. Nominata “ambasciatrice di pace” dal centro internazionale di pace di Assisi, ha messo a disposizione il suo eccezionale talento artistico a favore di progetti a sostegno di popolazioni disagiate e soprattutto dei bambini che vivono in zone di guerra”.
– Maria Grazia Cucinotta, attrice, “inedita voce della Regina Tara nel cartone animato ‘Epic’, per aver accettato di lanciare un messaggio forte nei confronti dell’umanità e della natura che deve essere protetta ma anche contemplata e vissuta. E per l’invito pressante a non rincorrere solo il denaro o il successo, ma a testimoniare, anche nei confronti delle giovani generazioni, i valori per i quali vale la pena di vivere, come i sentimenti veri, le emozioni e tutto quello che la corsa di oggi e la vita virtuale non possono dare”.
L’evento concluderà idealmente i lavori del decimo Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato che Trento organizzato da Greenaccord Onlus insieme alla Provincia Autonoma di Trento e alla Arcidiocesi cittadina.
Dal Forum di Trento 27-30 GIUGNO 2013 – hashtag ufficiale #greenaccordTrento
Comunicato n.05
Le Dolomiti: dalla età del bronzo alla cura del ferro.
Passato e futuro nel secondo giorno
del Forum dell’Informazione cattolica
La possibilità di tutelare la storia del territorio alpino dipende dalle scelte urbanistiche e della mobilità. Il messaggio arriva dalla seconda sessione di lavori del Forum organizzato da Greenaccord a Trento, in collaborazione con l’Arcidiocesi e la Provincia autonoma
Trento, 28 Giugno 2013 – Dall’età del bronzo alle riflessioni sugli strumenti più efficaci per permettere alle future generazioni di continuare a vivere i territori alpini. Sono stati condotti in un ideale viaggio del tempo i quasi cento giornalisti che hanno preso parte alla seconda sessione di lavori del X Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato, che l’associazione Greenaccord Onlus ha organizzato a Trento, in collaborazione con la Provincia Autonoma e l’Arcidiocesi della città.
Lo spunto per ricordare gli albori delle vecchie vie di comunicazione che hanno fatto delle Alpi uno straordinario luogo di incontro delle popolazioni che si sono succedute nel corso del tempo lo ha offerto la relazione iniziale di Ester Cason Angelini, consigliere della Fondazione Angelini – Centro Studi sulla Montagna di Belluno. “Uno sguardo sui valichi alpini principali permettono di dire che nelle Alpi occidentali e centrali la frequentazione è documentata fin da tempi antichissimi, come nel caso del Gran San Bernardo. Nelle Alpi orientali e nelle Dolomiti le tracce dei passaggi riportano addirittura all’età preistorica-protostorica per ragioni di caccia (l’Uomo di Similaun era di 5500 anni fa) e i primi insediamenti nei valichi di Monte Croce Comelico e Carnico, successivamente attraversati da imperatori e re con relativi eserciti e cortigiani già in epoca romana e carolingia. Nel Medioevo e primo Rinascimento ondate di pellegrini e mercanti percorrevano gli stessi itinerari individuati nell’antichità, per arrivare a Roma, Venezia e negli altri Luoghi Santi o negli empori e nei porti. Fondamentali i ponti per attraversare i fiumi. Il sistema di comunicazione stradale era funzionale al collegamento fra ospizi e santuali. Celebri e frequentatissime la Via Regia o Via di Alemagna”.
Inevitabile la preoccupazione che una simile mole di testimonianze storiche e umane vada perduta o snaturata a causa di uno sviluppo sbagliato e non adeguatamente rispettoso delle peculiarità che il territorio montano porta con sé. In tal senso, l’attenzione al tipo di architettura utilizzata per gli insediamenti umani riveste un ruolo centrale. Ma l’analisi degli esperti è purtroppo impietosa: “Il patrimonio edilizio realizzato a partire dagli Anni 60 non rispetta affatto il paesaggio alpino” denuncia Annibale Salsa, presidente del Comitato scientifico dell’Accademia della Montagna del Trentino. “Il fenomeno delle seconde case e dei grandi condomini ha alterato profondamente il delicato equilibrio di questi ecosistemi, colonizzando la montagna con modelli metropolitano-urbani”.
La richiesta degli esperti è quindi di invertire decisamente la rotta: “Bisogna intervenire in un recupero intelligente della tradizione – prosegue Salsa – coniugandola con l’innovazione. Nuovi materiali, nuove idee, nuove forme che siano in grado di dialogare con il territorio. Quando c’è una frattura di questo dialogo non c’è più paesaggio. Per fortuna esistono casi di buone pratiche: il Trentino sta sicuramente percorrendo questa strada, grazie alla ricerca e allo studio di realtà come la Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio istituita dalla Provincia autonoma”.
Ma l’attenzione all’aspetto urbanistico va coniugata con un ripensamento anche del sistema di mobilità, attualmente troppo sbilanciato in favore delle auto e del mezzo privato. Un grave errore, secondo Witti Mitterer, architetto dell’università di Innsbruck e cofondatrice della rivista Bioarchitettura, convinta della necessità di puntare sulla cura del ferro: “Il sistema di mobilità è un fattore centrale perché consente di approcciarsi in modo corretto a luoghi sensibili dal punto di vista ambientale, che risentono negativamente dell’eccessiva pressione turistica. Sarebbe prioritario avere un sistema ferroviario adeguato, soprattutto in combinazione con un altrettanto avanzato sistema di funivie”. Un modello tanto più auspicabile se si considera che proprio nelle Dolomiti è stata inventata la prima funivia (quella del Colle – anno 1909 – che da Bolzano risale le pendici del Monte Pozza).
Ovvio il rimpianto perché un sistema ferroviario di primo livello in passato esisteva ma è stato abbandonato: “Nel 1867 le reti di ferrovie coprivano tutta l’asse Nord-Sud che collegava Verona con la Baviera e il Nord Europa. Dismetterle è stato un errore madornale, soprattutto se valutiamo i problemi di traffico che colpisce le principali valli trentine e altoatesine nei periodi di alta stagione, invernali ed estivi. Quelle ferrovie, che funzionavano perfettamente in passato, oggi potrebbero risolvere il problema”.
Guardare alle buone pratiche che nel territorio si stanno portando avanti è quindi un ottimo investimento: “A Campo Tures, in Valle Aurina – rivela Mitterer – si sta facendo uno studio di fattibilità per riattivare una tratta aperta nel 1908 e dismessa negli Anni 70”.
Comunicato stampa 04
Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato:
aperto a Trento il Forum del Decennale
Questo pomeriggio il via ai lavori del consueto appuntamento organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus in collaborazione con la Provincia di Trento e l’Arcidiocesi cittadina. Tema di quest’anno: il ruolo dei territori montani nella crescita economica, sociale e religiosa dell’Umanità. In apertura, relazioni di Mario Tozzi e Franco Cardini.
Trento, 27 Giugno 2013 – Un’occasione per riflettere sull’importanza delle vecchie e nuove vie di comunicazione per il progresso civile e sociale dell’umanità, indagare il rapporto che esse hanno con la costruzione del messaggio religioso e con le tematiche ambientali. E un’opportunità per ricordare il cruciale ruolo che il territorio montano ha sempre avuto per conservare il delicato equilibrio degli ecosistemi terrestri.
Si è aperto oggi pomeriggio in Trentino il X Forum dell’Informazione per la Salvaguardia del Creato, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus, con il supporto della Provincia autonoma di Trento e dell’Arcidiocesi di Trento. Tre giorni di incontri e relazioni, divisi in cinque sessioni di lavoro, alle quali prenderanno parte un centinaio di giornalisti e testate nazionali, regionali e locali.
“Per il nostro territorio è assai importante ospitare questo Forum – ha commentato Mauro Gilmozzi, assessore all’Urbanistica, Lavori pubblici e Viabilità della Provincia autonoma di Trento. “Infatti in questo modo possiamo enfatizzare il tema della montagna, spesso considerato un limite ed è invece un grande punto di incontro, che ospita reti funzionali all’incontro tra persone e popolazioni diverse che consentono di vivere ancora questi luoghi. Questo modello, costruito con grande fatica, è fondamentale per garantire un futuro alle Alpi e, di conseguenza, a molti degli ecosistemi europei”.
“La sfida più interessante sarà quella di scoprire come le vie di comunicazione si intersecano con la cura della Casa comune” ha osservato Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord Onlus, nel suo saluto inaugurale, alla presenza dell’Arcivescovo di Trento, Mons. Luigi Bressan. “Molte antiche vie di cammino sono ormai cancellate, tanti corsi navigabili ormai non lo sono più, tante linee ferroviarie storiche sono state dismesse. E di certo questo non aiuta a garantire la necessaria tutela del territorio, essenziale per evitare che ogni pioggia porti con sé disastri naturali e danni economici e in termini di vite umane”.
Un tema ripreso e approfondito nella relazione inaugurale affidata a Mario Tozzi, celebre divulgatore scientifico e ricercatore presso l’Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria: “In Italia – ha spiegato Tozzi – avviene, in media, uno smottamento ogni 45 minuti e periscono, per frana, sette persone al mese. Già questo è un dato poco compatibile con un Paese moderno, ma praticamente in tutta Italia frane e alluvioni sono la nostra emergenza quotidiana. I nostri bacini idrogeologici sono talmente sconciati che, se domani si ripetessero le piogge del famigerato novembre 1966, i danni sarebbero cento volte più gravi. Questo nonostante oggi la protezione civile sia molto più efficiente di solo venti anni fa. Le frane sono un fenomeno naturale, ma non lo sono le migliaia di morti né le azioni dell’uomo che le innescano al di là delle condizioni naturali”.
Si è invece concentrata sulla prospettiva antropologico-storica della concezione del Sacro/Divino nelle differenti civiltà susseguitesi nella storia umana la relazione dello storico Franco Cardini, ordinario di Storia medievale all’Istituto italiano di Scienze umane. “In tale prospettiva – ha osservato Cardini – è centrale la rivoluzione proposta dal messaggio trascendente e non più immanente, storico e non più mitico del Dio di Abramo, che irrompe nella storia e stabilisce un patto con l’uomo”. Una rivoluzione che costringe a modifica profondamente il modo d’intendere quel che in latino s’indicava con il termine ‘religio’: “Essa obbliga a ridefinire anche il tessuto spazio-temporale dell’incontro tra l’umano e il Divino. Santuari, luoghi santi, strade e méte di pellegrinaggi vengono ridefiniti non già sulla base della ricerca di ‘luoghi cratofanici’ nei quali il Divino/Numinoso si manifesta, bensì su quella dei luoghi e dei momenti nei quali il Divino ha fatto irruzione nella storia e che di tali momenti sono testimonianza”.
Proprio per sottolineare l’importanza di un apporto positivo e attivo dell’uomo per garantire un’adeguata tutela degli ecosistemi e per ricordare l’apporto delle vie di comunicazione montane nella crescita spirituale dell’Umanità, la sessione inaugurale del Forum è stata ospitata a Borgo Valsugana, dove ogni anno si svolge Arte Sella, manifestazione internazionale di arte contemporanea che si tiene fra i prati e i boschi della Val di Sella: un’esposizione qualificata di opere d’arte ma anche un processo creativo nel quale l’artista deve esprimere il proprio rapporto con il Creato. “Arte Sella – spiega il presidente Giacomo Bianchi – ben si presta a collaborare con il Forum Greenaccord perché entrambi, in modi diversi, puntiamo a sottolineare l’importanza dell’incontro tra diversi linguaggi (artistico, naturale, spirituale, economico) per la crescita umana”.
Le successive sessioni saranno invece ospitate nella sede della Provincia di Trento. Le relazioni di venerdì avranno l’obiettivo di approfondire il ruolo commerciale e strategico delle vie di comunicazione montane. Interverranno tra gli altri, Annibale Salsa, docente di Antropologia culturale all’università di Genova, Witti Mitterer, cofondatrice dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Cesare Lasen, presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Sergio Bettotti, dirigente generale del dipartimento Innovazione e Ricerca della Provincia autonoma di Trento.
Sabato 29 Giugno, spazio invece ai temi più religiosi e di comunicazione ambientale. Si analizzeranno in particolare le proposte e sensibilità ecologiste che hanno caratterizzato il magistero degli ultimi tre Pontefici. Interverranno tra gli altri, monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica dell’università di Roma Tor Vergata, Carlo Di Cicco, vicedirettore dell’Osservatore Romano.
COMUNICATO STAMPA 03
SAVE THE DATE: 27-30 Giugno 2013
Le montagne, tra religione e comunicazione:
presentato a Trento il Forum dell’Informazione cattolica
Sono stati illustrati nella sede della Provincia di Trento i contenuti del tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus: tre giorni di lavori, un press tour e un premio giornalistico. Tema dell’edizione 2013: il ruolo delle montagne nella crescita materiale, economica, sociale e religiosa dell’Umanità.
Trento, per il secondo anno consecutivo, torna ad essere capitale del giornalismo cattolico e ambientale. Dal 27 al 30 giugno prossimi la città ospiterà il X Forum dell’Informazione Cattolica per la Salvaguardia del Creato, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus, con il supporto della Provincia Autonoma di Trento e dell’Arcidiocesi di Trento. Tema dell’edizione 2013: “Il Creato e le vie di comunicazione vecchie e nuove: cammini, incroci e reti a partire dalle Dolomiti”.
Il programma definitivo dell’evento è stato presentato il 19 Giugno durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Stampa della Provincia autonoma di Trento.
“La decisione di Trento di ospitare ancora il nostro Forum lancia un messaggio importante alla stampa locale e nazionale”, ha spiegato Andrea Masullo, direttore scientifico di Greenaccord Onlus. “Ricorda che l’economia umana e l’economia della natura non possono non parlarsi perché sono reciprocamente indispensabili. Ecco perché, dopo aver parlato del rapporto tra montagna e fede, quest’anno dedicheremo il Forum al significato dei territori montani per le reti di comunicazione, materiale e immateriale”.
Cinque le sessioni di lavoro previste, alle quali prenderanno parte un centinaio di giornalisti di testate nazionali, regionali e locali. Obiettivo: indagare i diversi modi di concepire il rapporto tra montagna e comunicazione: storico, economico, ambientale, tecnologico, religioso. La sessione inaugurale vedrà la partecipazione di Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale presso l’Istituto italiano di Scienze umane e di Mario Tozzi, divulgatore scientifico e ricercatore presso l’Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria.
Il giorno seguente servirà ad approfondire il ruolo commerciale e strategico delle vie di comunicazione montane. Interverranno tra gli altri, Annibale Salsa, docente di Antropologia culturale all’università di Genova, Witti Mitterer, cofondatrice dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Cesare Lasen, presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Sergio Bettotti, dirigente generale del dipartimento Innovazione e Ricerca della Provincia autonoma di Trento.
L’ultimo giorno (sabato 29 giugno) ci sarà spazio per i temi più religiosi e di comunicazione ambientale. Si analizzeranno in particolare le proposte e sensibilità ambientali che hanno caratterizzato il magistero degli ultimi tre Pontefici. Interverranno tra gli altri, monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica dell’università di Roma Tor Vergata, Carlo Di Cicco, vicedirettore dell’Osservatore Romano.
Domenica 30, piacevole conclusione dei lavori del Forum: i giornalisti presenti prenderanno infatti parte al press tour organizzato dall’Azienda del Turismo di Piné e Cembra . Ne ha parlato Lorenza Biasetto, direttore dell’Azienda “Il press tour permetterà ai giornalisti di conoscere un’altra meraviglia del Trentino, un territorio che ha saputo evolversi ed intercettare altra utenza interessata sempre più a momenti di spiritualità ed immersioni nella natura, oltre alla visita allo storico santuario e prato della Comparsa, cuore del più importante sito mariano trentino, ci sarà una visita guidata all’antico albergo Alla Corona che ha funzionato ininterrottamente dal 1883 al 2007 e che sta diventando il Museo del Turismo e dell’ospitalità.”
“Il Trentino – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente del Comune di Trento, Michelangelo Marchesi – per la sua collocazione è un naturale luogo di passaggio, incontro e scambio. La nostra storia dimostra la possibilità e i vantaggi derivanti dal dialogo tra natura e uomo. Divulgare la nostra esperienza è utile per costruire un’economia meno invasiva e a minore impatto ambientale”.
Un legame, quello tra uomo e natura, importante anche per ispirare e rendere possibile l’espressione artistica. Non è quindi un caso che la sessione inaugurale dei lavori sarà ospitata a Borgo Valsugana ad Arte Sella, manifestazione internazionale di arte contemporanea fra i prati e i boschi della Val di Sella: un’esposizione qualificata di opere d’arte ma anche un processo creativo nel quale l’artista deve esprimere il proprio rapporto con il Creato. “Arte Sella – spiega il presidente Giacomo Bianchi – ben si presta a collaborare con il Forum Greenaccord perché entrambi, in modi diversi, puntiamo a sottolineare l’importanza dell’incontro tra diversi linguaggi (artistico, naturale, spirituale, economico) per la crescita umana”.
Durante la conferenza odierna è stata inoltre presentata la nuova edizione del Premio giornalistico “Sentinella del Creato”, ideato tre anni fa in collaborazione con l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e FISC (Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici). Il premio, che sarà conferito durante l’ultima serata del Forum Greenaccord di Trento nella splendida cornice della Sala Depero della Provincia, ha l’obiettivo di tributare un riconoscimento a tre giornalisti che, nel corso dei precedenti dodici mesi, si sono particolarmente distinti nella divulgazione e nell’approfondimento delle tematiche ambientali (Sabato 29 Giugno ore 21).
Come già lo scorso anno, il Forum Greenaccord vedrà la collaborazione della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici (FISC), dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) e avrà il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e regionale, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, del Ministero dell’Ambiente, della Commissione Nazionale Unesco, della Federazione Stampa Missionaria Italiana, dell’Associazione Scuola Giornalisti di Perugia, della Fondazione Bioarchitettura, della Società Alpinisti Tridentini, della Coldiretti nazionale e regionale e del Segretariato Sociale della Rai.
COMUNICATO STAMPA N.02
SAVE THE DATE: Mercoledì 19 Giugno ore 11
Territorio, reti di comunicazione, cammini di spiritualità:
torna a Trento il Forum dell’Informazione cattolica
Il programma del tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus verrà presentato durante una conferenza stampa organizzata nella Sala Stampa della Provincia autonoma di Trento. Tema dell’edizione 2013: le vie di comunicazione vecchie e nuove ed il loro ruolo nella gestione e cura del territorio e nella ricerca della spiritualità legata al creato. Con incroci, reti e cammini a partire dalle Dolomiti patrimonio dell’Umanità.
Si parlerà di cura del territorio, del ruolo degli ambienti montani per costruire reti e relazioni tra i popoli, dei nuovi modi di concepire le vie di comunicazione. Temi strettamente collegati con l’area Dolomitica, che nel corso dei secoli ha rappresentato un significativo crocevia e teatro di straordinarie vicende umane.
L’occasione per approfondire tali argomenti è offerta dal tradizionale Forum dell’Informazione Cattolica per la Salvaguardia del Creato, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus, con il supporto della Provincia autonoma e dell’Arcidiocesi di Trento. L’appuntamento quest’anno celebrerà la decima edizione. E, come nel 2012, sarà ospitato a Trento, dal 27 al 29 Giugno prossimi.
Per scoprire nel dettaglio il programma e i relatori che interverranno nelle cinque sessioni di lavoro previste, mercoledì prossimo, 19 Giugno, alle ore 11 presso la Sala Stampa della Provincia Autonoma di Trento verrà organizzata una conferenza stampa.
All’incontro prenderanno parte Mauro Gilmozzi, Assessore all’Urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e mobilità della Provincia autonoma di Trento, Andrea Masullo, presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione Greenaccord, Giacomo Bianchi, presidente di Arte Sella e un rappresentante dell’Azienda per il Turismo Altopiano di Piné e Valle di Cembra.
Durante la conferenza saranno presentati inoltre i dettagli del Premio giornalistico “Sentinella del Creato” ideato in collaborazione con l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e FISC (Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici), con l’obiettivo di assegnare un riconoscimento a tre giornalisti che, nel corso dei precedenti dodici mesi, si sono particolarmente distinti nella divulgazione e nell’approfondimento delle tematiche ambientali. Alla Cerimonia di conferimento dei premi, che si terrà in Piazza Duomo sabato 29 Giugno dalle 21, parteciperanno Maria Grazia Cucinotta e la cantautrice Cinzia Tedesco.
COMUNICATO STAMPA N.01
Il Forum dell’Informazione cattolica compie dieci anni
A Trento si dibatte di creato e vie di comunicazione
partendo dal contesto delle Dolomiti
Il tradizionale appuntamento organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus torna per il secondo anno a Trento. Tema dell’edizione 2013: il ruolo delle vie di comunicazione antiche e moderne nella crescita economica, sociale e religiosa dell’Umanità.
Le montagne hanno da sempre rappresentato un elemento cruciale nella vita delle popolazioni europee. Da molti punti di vista, spesso in contrasto tra loro: strumenti di difesa contro le invasioni, ostacoli da superare per incontrare nuove genti e sviluppare nuovi commerci, scenari ideali per percorsi spirituali. Bastioni strategici da conquistare in guerra, ecosistemi delicatissimi da tutelare per garantire la ricchezza delle comunità locali e dai quali dipende il futuro di gran parte della popolazione che vi dimora.
In questo contesto l’area Dolomitica rappresenta un significativo crocevia che, nel corso dei secoli, è stata teatro di straordinarie vicende umane. Ora, dopo il riconoscimento Unesco che ha ulteriormente connotate le Dolomiti in ambito internazionale, i Monti Pallidi si apprestano ad essere teatro di nuove e significative esperienze di incontri. Uno scenario di eccezionale bellezza che permette a studiosi provenienti da tutto il mondo di leggere e interpretare la salvaguardia del Creato.
Per approfondire la relazione tra reti, incroci e cammini montani e cura del territorio, Trento ospiterà per il secondo anno consecutivo il X Forum dell’Informazione cattolica per la Salvaguardia del Creato, organizzato da Greenaccord Onlus con la Provincia Autonoma e l’Arcidiocesi di Trento ed in collaborazione con enti ed istituzioni nazionali e del territorio. Tema dell’edizione 2013, in programma dal 27 al 29 Giugno prossimi: “Il Creato e le vie di comunicazione vecchie e nuove: cammini, incroci e reti a partire dalle Dolomiti”.
Le cinque sessioni di lavori previste, alle quali parteciperanno un centinaio di giornalisti di testate nazionali, regionali e locali, permetteranno di scandagliare tutti i diversi modi di concepire il rapporto tra territorio montano e vie di comunicazione, nei suoi aspetti storici, economici, ambientali, tecnologici, religiosi. La sessione inaugurale vedrà la partecipazione di Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale presso l’Istituto italiano di Scienze umane e di Mario Tozzi, divulgatore scientifico e ricercatore presso l’Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria.
Il giorno dopo sarà dedicato ad approfondire il ruolo commerciale e strategico delle vie di comunicazione montane. Interverranno tra gli altri, Annibale Salsa, docente di Antropologia culturale all’università di Genova, Witti Mitterer, cofondatrice dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Cesare Lasen, presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Sergio Bettotti, dirigente generale del dipartimento Innovazione e Ricerca della Provincia autonoma di Trento.
L’ultimo giorno (sabato 29 giugno) ci sarà spazio per i temi religiosi e di comunicazione ambientale. Si analizzerà in particolare la maturazione della sensibilità ecologica che ha caratterizzato il magistero degli ultimi tre Pontefici. Su questo tema interverranno, monsignor Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica dell’università di Roma Tor Vergata, Carlo Di Cicco, vicedirettore dell’Osservatore Romano ed Enrico Franco, Direttore del “Corriere Trentino”.
Durante il Forum, verrà infine conferito il Premio giornalistico “Sentinella del Creato”. Ideato in collaborazione con l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) e FISC (Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici), il premio, giunto alla quarta edizione, ha l’obiettivo di assegnare un riconoscimento a tre giornalisti che, nel corso dei precedenti dodici mesi, si sono particolarmente distinti nella divulgazione e nell’approfondimento delle tematiche ambientali.
Come già lo scorso anno, il Forum di Greenaccord vedrà la collaborazione della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici (FISC), dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) e avrà il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti nazionale e regionale, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, del Ministero dell’Ambiente, della Commissione Nazionale Unesco, della Federazione Stampa Missionaria Italiana, dell’Associazione Scuola Giornalisti di Perugia, della Fon.
Abstract
Abstract Relatori ed interventi dal Decimo Forum dell’Informazione Cattolica per la Salvaguardia del Creato
Cinzia Tedesco – bio short 2013