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TEATRO CIVILE: DA “ANIMA ERRANTE” DI ROBERTO CAVOSI, A “MAFIE IN PENTOLA” DI ANDREA GUOLOTEATRO CIVILE: DA “ANIMA ERRANTE” DI ROBERTO CAVOSI, A “MAFIE IN PENTOLA” DI ANDREA GUOLO

Mentre a San Miniato (Pi) debutta il testo di Cavosi, “Mafie in pentola” ha festeggiato la centesima tappa a Scarlino (Gr) e si ferma per la pausa estiva dopo le date di Roma e Arcore

L’importanza del teatro civile, oggi. Ovvero una forma d’arte che arriva al pubblico come un passepartout: una chiave universale con cui la società si apre alla conoscenza di fatti e misfatti della storia (ahimè, soprattutto contemporanea) che diventano più accessibili rispetto alla lettura dell’inchiesta che, spesso, genera anche il testo teatrale. Non a caso sono i giornalisti stessi che prima completano le inchieste e poi si dedicano alla drammaturgia. Questo è il caso di Andrea Guolo, giornalista poliedrico che ha recentemente vinto il Premio Vergani (cronista dell’anno 2011) per l’inchiesta sui rischi tossici del falso “made in Italy” e di Daniele Biacchessi, dal cui libro La fabbrica dei profumi è stato tratto da Roberto Cavosi il testo per “Anima Errante”, spettacolo che debutterà per il pubblico questa sera nella storica piazza del Duomo di San Miniato, per la 66° edizione del Teatro dello Spirito. Per Guolo (grazie all’interpretazione di Tiziana Di Masi) che con la 102° data di “Mafie in pentola” ha voluto fermarsi a Villa Borromeo d’Adda, si è trattato di scrivere uno spettacolo che di volta in volta si adatta al palcoscenico raggiunto, dove Di Masi aggiorna il copione per presentare un menù di Libera – sì, proprio l’associazione Libera Terra – che mette in tavola non solo le mafie conosciute e i terreni confiscati che già hanno dato un risultato, ma anche i problemi locali e le auspicabili soluzioni. Tra i due autori c’è poi un ulteriore legame: la data di Arcore è legata all’oscura vicenda della permanenza di Vittorio Mangano a villa San Martino negli anni ’70, interpretata da Daniele Biacchessi con cui Tiziana Di Masi aveva già lavorato in passato nello spettacolo “A cento passi contro la mafia”. La data di Arcore è stata quindi l’occasione, per l’attrice, di sposare il progetto associazionistico lanciato da Daniele Biacchessi “Ponti di memoria”, per promuovere la cultura della memoria italiana tramite l’espressione artistica e il teatro di narrazione. “Ponti di memoria” è infatti la prima rete nazionale composta da operatori culturali e spettatori impegnati nel recupero della memoria italiana, delle pagine troppo spesso dimenticate della storia contemporanea. Alla scoperta del giornalismo che ‘minaccia’ le mafie”: l’ultimo spettacolo di Tiziana Di Masi vede addirittura la partecipazione sul palco di giornalisti minacciati e l’interpretazione degli scritti che ne hanno causato le minacce stesse. Secondo l’artista, “costituire una rete tra attori, musicisti e altri artisti impegnati nell’ambito del cosiddetto ‘teatro civile’ è un’operazione di fondamentale importanza per il peso specifico che i progetti acquisiscono attraverso lo strumento dell’associazione”. L’obiettivo è che “Ponti di memoria” possa diventare un punto di riferimento nazionale, per chi fa questo mestiere – tra enormi difficoltà, non soltanto economiche – e anche per chi vuole continuare a proporre nel proprio territorio manifestazioni, festival e approfondimenti ‘per non dimenticare’.

Mentre “Anima errante” replicherà fino al 23 luglio, “Mafie in pentola” riprende il tour a fine agosto: lunedì 27 a Laives (Bz), e martedì 28 a San Marino.The text is available only in Italian

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