120 anni ma non li dimostra: il Forum dell’Informazione cattolica di Pistoia, organizzato dall’associazione Greenaccord, è stato anche l’occasione per celebrare l’anniversario della nascita di Giovanni Michelucci, grande architetto pistoiese, protagonista assoluto della storia dell’architettura italiana del Novecento. Sue alcune opere molto note in Toscana e nel resto d’Italia: dalla stazione ferroviaria Santa Maria Novella di Firenze (1932), alla Chiesa dell’Autostrada del Sole, passando per il Palazzo del Governo di Arezzo del 1936 e il fiorentino Ponte alle Grazie del 1954. Qualche esempio di una produzione che conta almeno una sessantina di opere principali.
“Il punto di forza di Michelucci – ha ricordato, nel suo intervento al convegno, Alessandro Suppressa, architetto e membro del Comitato scientifico della Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole – è stato quello di non andare dietro agli stili di volta in volta affermatisi, anche se questo gli ha creato non pochi problemi con i critici, perché le sue opere sfuggivano a una collocazione precisa. Ogni volta si è fatto invece carico di adeguare le proprie opere alle potenzialità dei luoghi in cui andavano collocate e alle esigenze delle persone. In questo senso, ha anticipato due dei cardini del nuovo approccio architettonico ed è stato un precursore delle nuove sensibilità che si vanno affermando”.Text is available only in Italian