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La Natura, un mezzo per avvicinarsi a Dio: Salerno ricorda la sensibilità ambientale di Giovanni Paolo IILa Natura, un mezzo per avvicinarsi a Dio: Salerno ricorda la sensibilità ambientale di Giovanni Paolo II

SAVE THE DATE: Salerno (Curia Vescovile) 28 Aprile 2012, ore 17

L’associazione Greenaccord Onlus e l’Arcidiocesi di Salerno organizzano un incontro per ripercorrere, con testimonianze dirette, video e fotografie il forte legame tra Karol Wojtyla e le bellezze naturali, da lui considerate uno strumento per sentirsi più vicini a Dio.

Roma, 19 Aprile 2012 – «Non solo la Terra è stata data da Dio all’uomo, che deve usarla rispettando l’intenzione originaria di bene, secondo la quale gli è stata donata; ma l’uomo è stato donato a se stesso da Dio e deve, perciò, rispettare la struttura naturale e morale, di cui è stato dotato». Scriveva così Giovanni Paolo II nella sua Enciclica Centesimus Annus. Era il 1° Maggio 1991. Sono passati oltre vent’anni. Un segno tangibile dell’enorme importanza che Karol Wojtyla assegnava al rapporto sano tra uomo e Creato. Una prova del suo amore viscerale, a tratti mistico, per le bellezze naturali. Un amore che si concretizzava nelle sue repentine “fughe” in montagna, usate come antidoto alla fatica degli impegni vaticani. Ma anche come strumento per ispirarsi e sentirsi più vicino a Dio.

Per ripercorrere i grandi insegnamenti di Giovanni Paolo II, l’associazione Greenaccord Onlus in collaborazione con l’Arcidiocesi di Salerno, organizza per sabato 28 Aprile alle 17, nel Salone degli Stemmi della Curia Vescovile (via Roberto il Guiscardo, 2) un incontro dal titolo “L’amore per il Creato. A lezione da Wojtyla”. Foto, video e testimonianze dirette per ricordare il Papa che, più di tutti, ha sottolineato la grande importanza del capitale naturale per la piena realizzazione dell’uomo.

“Io ho avuto l’onore di seguire spesso il papa durante le sue vacanze”, rivela il fotografo pontificio, Arturo Mari. “Conservo dentro di me ricordi indimenticabili. Più che vacanze, quelle erano per il Santo Padre un doppio lavoro. In quelle occasioni apriva veramente la sua mente; lì sono nate diverse Encicliche e i messaggi più alti per l’uomo, per la famiglia, per la donna, per i giovani. Questo era il punto sostanziale: non era riposo, ma era il contatto con Dio, a quella altezza, con quell’aria, ma bisogna andare lì per comprendere meglio queste cose”.

Oltre ad Arturo Mari, interverranno Andrea Masullo, docente di Sostenibilità all’università di Camerino e presidente del comitato scientifico di Greenaccord; il prefetto Enrico Marinelli, già responsabile della Sicurezza del Papa; Monsignor Emery Kabongo, arcivescovo emerito di Luebo. L’evento sarà concluso dall’intervento dell’arcivescovo di Salerno, Monsignor Luigi Moretti.The text is available only in Italian

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