Il 18 febbraio sarà la giornata dedicata dalla Diocesi all’ambiente, nell’ambito del Giubileo per Napoli, che a febbraio verte sui temi della vita, della salute, dell’ambiente e dell’accoglienza. Per questo motivo, alle 18 nel Salone arcivescovile, verrà presentato il progetto per il calcolo dell’Impronta ecologica su un campione di famiglie napoletane, voluto dal cardinale Sepe e attuato, attraverso l’Ufficio per la Salvaguardia del creato, diretto da don Tonino Palmese e quello di Pastorale familiare diretto da don Salvatore Candela. L’iniziativa è proposta da Greenaccord associazione culturale nazionale che promuove la salvaguardia del creato ed è sostenuto dalla Fondazione Banco di Napoli.
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Obiettivo principale del progetto è l’assunzione da parte delle famiglie di un ruolo guida nella diffusione di stili di vita responsabili e coerenti con l’invito alla sobrietà, attraverso il calcolo dell’impronta ecologica, un parametro ambientale che esprime quanta superficie occupiamo e quante risorse del pianeta sfruttiamo. Il progetto permetterà anche di avere un quadro chiaro delle inefficienze e dei possibili cambiamenti attuabili per un uso più intelligente dell’energia e dei beni di consumo.
Sono già numerose le famiglie disposte a partecipare al progetto che consiste nella stesura di un Diario dei consumi per 18 mesi. Le informazioni di base che verranno richieste riguardano:
- Informazioni generali sul nucleo familiare (componenti, età, attività, ecc.)
- Informazioni sulla casa (tipologia edilizia, esposizione, dimensioni, infissi, isolamento, ecc.)
- Informazioni sulle dotazioni tecniche (tipo di riscaldamento, illuminazione, elettrodomestici con relativa classe di efficienza energetica, altre apparecchiature)
- Dati delle bollette energetiche (elettricità, gas, carburanti, altro)
- Abitudini alimentari e orientamenti sugli acquisti
- Altri consumi (vestiario, libri e riviste, cosmetici, elettronica, ecc.)
- Trasporto quotidiano/vacanze: km percorsi, mezzi utilizzati (caratteristiche)
- Rifiuti: produzione/smaltimento
L’elaborazione dei dati raccolti fornirà un quadro delle abitudini di vita delle famiglie che saranno invitate a condurre stili di vita più sobri. A supporto dell’opera di sensibilizzazione verrà diffuso un “manuale di buone pratiche”. Partner tecnico sarà il Wwf.
Articolo di Elena Scarici