L’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord Onlus plaude alla proposta del neoministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, di usare parte del Fondo Unico Giustizia per la bonifica dei territori ad alto rischio idrogeologico e per le aree danneggiate dall’Ecomafia.
Roma, 15 Maggio 2013 – “Quella del neoministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, è un’idea giusta, etica e lungimirante. La nostra rete di giornalisti specializzati in tematiche ambientali la sosterrà con convinzione e cercherà di spiegare all’opinione pubblica i vantaggi della messa in sicurezza di aree a rischio”. Così il direttore scientifico di Greenaccord Onlus, Andrea Masullo, ha commentato la proposta del titolare dell’Ambiente di utilizzare parte del Fondo Unico Giustizia per bonificare i territori a rischio idrogeologico o danneggiati da attività criminali.
Una scelta condivisibile soprattutto considerando l’impatto economico del dissesto idrogeologico: “Una cifra che ammonta a 3.5 miliardi ogni anno” ricorda Masullo. “Il fenomeno interessa l’82% dei Comuni, 6 milioni di persone che vivono in aree ad alto rischio e 22 milioni in zone a rischio medio. Oltre 1,2 milioni di edifici sono costruiti in modo scriteriato in zone a rischio di frane e alluvioni. Tra di essi, oltre 6 mila scuole e 500 ospedali”.
Greenaccord sottolinea però la necessità che l’opinione pubblica maturi la consapevolezza di tale preoccupazione già ben individuata e segnalata da geologi ed esperti. “Solo così – conclude Masullo – si potrà finalmente costruire un ampio consenso attorno alle politiche di tutela del territorio, che non sono una spesa ma un investimento per evitare esborsi economici ben più rilevanti”.
Per quanto riguarda le aree danneggiate dalle ecomafie, sarebbe bene destinare questi fondi alle aree inquinate dai rifiuti tossici, specialmente in Campania, che rappresentano una vera e propria bomba chimica per le acque sotterranee, per le attività agricole e per le popolazioni, da disinnescare con estrema urgenza.
L’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord Onlus plaude alla proposta del neoministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, di usare parte del Fondo Unico Giustizia per la bonifica dei territori ad alto rischio idrogeologico e per le aree danneggiate dall’Ecomafia.
Roma, 15 Maggio 2013 – “Quella del neoministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, è un’idea giusta, etica e lungimirante. La nostra rete di giornalisti specializzati in tematiche ambientali la sosterrà con convinzione e cercherà di spiegare all’opinione pubblica i vantaggi della messa in sicurezza di aree a rischio”. Così il direttore scientifico di Greenaccord Onlus, Andrea Masullo, ha commentato la proposta del titolare dell’Ambiente di utilizzare parte del Fondo Unico Giustizia per bonificare i territori a rischio idrogeologico o danneggiati da attività criminali.
Una scelta condivisibile soprattutto considerando l’impatto economico del dissesto idrogeologico: “Una cifra che ammonta a 3.5 miliardi ogni anno” ricorda Masullo. “Il fenomeno interessa l’82% dei Comuni, 6 milioni di persone che vivono in aree ad alto rischio e 22 milioni in zone a rischio medio. Oltre 1,2 milioni di edifici sono costruiti in modo scriteriato in zone a rischio di frane e alluvioni. Tra di essi, oltre 6 mila scuole e 500 ospedali”.
Greenaccord sottolinea però la necessità che l’opinione pubblica maturi la consapevolezza di tale preoccupazione già ben individuata e segnalata da geologi ed esperti. “Solo così – conclude Masullo – si potrà finalmente costruire un ampio consenso attorno alle politiche di tutela del territorio, che non sono una spesa ma un investimento per evitare esborsi economici ben più rilevanti”.
Per quanto riguarda le aree danneggiate dalle ecomafie, sarebbe bene destinare questi fondi alle aree inquinate dai rifiuti tossici, specialmente in Campania, che rappresentano una vera e propria bomba chimica per le acque sotterranee, per le attività agricole e per le popolazioni, da disinnescare con estrema urgenza.